La programmazione di questa prima settimana di maggio è caratterizzata dalla drammaturgia contemporanea, con "Le Sorelle Macaluso" di Emma Dante e "Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni" di D.Deflorian e A. Tagliarini, in scena all'Arena del Sole, e dalla musica, con i concerti di Gianna Nannini all'EuropAuditorium e di Patty Pravo al Teatro Duse.
Il 3 e il 4 maggio all’Arena del Sole va in scena Le Sorelle Macaluso, testo e regia Emma Dante, una produzione Teatro Stabile di Napoli, Théâtre National Bruxelles, Festival d'Avignon, Folkteatern - Göteborg, in collaborazione con Atto Unico,/Compagnia Sud Costa Occidentale.
Le sorelle Macaluso sono uno stormo di uccelli sospesi tra la terra e il cielo, in confusione tra vita e morte.
“Storia matriarcale” di una famiglia di sette donne, è tra le creazioni del sorprendente affresco teatrale disegnato dalla regista palermitana attraverso i sentieri più accidentati, oscuri e molesti dell’esistenza.
La famiglia è composta da sette sorelle che si fermano a ricordare ad evocare a rinfacciare a sognare a piangere e a ridere della loro storia. È il funerale di una di loro: nel confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, i morti sono pronti a portarsi via la defunta, se ne stanno in bilico su una linea sopra cui combattere ancora, alla maniera dei pupi siciliani, con spade e scudi in mano.
Lo spettacolo ha vinto il Premio Ubu come migliore spettacolo e miglior regia e il Premio dell’Associazione Critici di Teatro nel 2014.
Dal 4 al 6 maggio approda sul palco dell’Arena del Sole Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, lavoro nato da un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini.
Punto di partenza del lavoro, vincitore del Premio Ubu 2014 per la migliore novità italiana, è un’immagine del romanzo di Petros Markaris, L’esattore, nello specifico la scena raccontata dall’autore in cui, nel pieno della crisi economica greca, vengono trovate le salme di quattro pensionate.
«Abbiamo capito – spiegano in un biglietto – che siamo di peso allo Stato, quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni». Non un racconto, né un resoconto, ma un percorso dentro e fuori queste quattro figure di cui non si sa nulla se non la tragica fine. La decisione di andarsene delle quattro pensionate, in bilico tra la rinuncia esistenziale e l’atto politico, diventa un rifiuto nei confronti di una società sempre più assertiva e ottimista, ormai dolcemente declinante verso l’impossibilità della dignità della vita.
Dal 4 al 7 maggio torna al Teatro Il Celebrazioni Giuseppe Giacobazzi con Un po’ di me (Genesi di un comico). Lo spettacolo racchiude 20 anni di carriera del comico romagnolo: questo lavoro ha tutte le sfumature di 'confessione privata' dell'artista, che apre al pubblico il cassetto dei ricordi. Risate e riflessioni per due ore di spettacolo emozionanti.
Il 4 e il 5 maggio Gianna Nannini porterà il suo Hitstory Tour 2016 al Teatro EuropAuditorium, dopo l'uscita dell'album Hitstory, una raccolta di 32 brani nella sua versione Standard e 45 in quella Deluxe che contiene anche brani storici, sei inediti e l'unica versione remake di Un'estate italiana.
Un anno intenso per la straordinaria carriera della rocker italiana più celebrata all'estero che il 14 febbraio ha partecipato alla 65° edizione del Festival di Sanremo come ospite e tra marzo e aprile è stata special guest allo show live itinerante tra Germania, Austria e Svizzera Rock Meets Classic.
Giovedì 5 maggio salirà sul paco del Teatro Duse Patty Pravo con il suo Eccomi Tour.
50 anni di carriera, oltre 120 milioni di copie vendute, numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, la partecipazione per la nona volta al 66° Festival di Saremo con Cieli immensi, primo capitolo del suo nuovo album di inediti Eccomi, uscito lo scorso 12 febbraio.
“Eccomi” è il ventiseiesimo album in studio di Patty Pravo e arriva dopo un’attenta selezione di ben 700 brani e ritrae l’effigie di una donna forte, consapevole delle proprie scelte e che, tuttavia, conserva un lato fragile da custodire e svelare con parsimonia. Frammenti di storie, ricordi, silenzi, passioni, separazioni, riavvicinamenti trovano spazio tra arrangiamenti finemente curati e particolarmente variegati.
Dal 6 all’8 maggio i Teatri di Vita ospiteranno Namur, testo di Antonio Tarantino, in scena Roberto Corradino e Teresa Ludovico, che cura anche la regia.
È il 19 giugno 1815: l’armata francese è in rotta e Napoleone fugge verso Parigi. Namur, un paese di retrovia, è percorso dalla soldataglia inglese e prussiana che, casa per casa, cerca i nemici.
Paura, coraggio, ribellione, sottomissione, verità, finzione, violenza, tenerezza, odio, amore e la guerra con il suo odore, i suoi colori, i suoi suoni, i suoi nomi, le sue battaglie, la sua geografia, che demolisce ogni costruzione, ogni ordine, ogni grado, ogni certezza. Antonio Tarantino crea un affresco visionario di grande potenza evocativa, i fitti dialoghi dei due personaggi, con la loro bruciante universalità, travalicano la capanna di Namur e risuonano nell’immensità della notte che si popola di Storia. Teresa Ludovico torna ancora una volta a confrontarsi con la scrittura di Antonio Tarantino, dopo Piccola Antigone e Cara Medea.
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